• Dr Stefano Landi

Menopausa

LA MENOPAUSA

 

La menopausa rappresenta uno del moment! piu importanti della vita della donna a causa di modificazioni organiche ed emozionali che coinvolgono I’intero organismo femminile. L’evento organico principale che caratterizza I’avvento della menopausa è I’esaurimento della funzione endocrino-riproduttiva dell’ovaio. II termine Menopausa in senso stretto significa “cessazione del flussi mestruali”. La menopausa rappresenta infatti il momento di cessazione definitiva del flussi mestruali a causa del definitive esaurirsi della capacita ovulatoria e di produzione ciclica degli estrogeni e del progesterone da parte delle ovaie.

L’età in cui la menopausa sopravviene e fisiologicamente compresa in genere tra 45 e 55 anni, in media intorno ai 50 anni. Se la menopausa interviene prima del 45 anni si parla di “menopausa precoce”, dopo i 55 anni si parla di “menopausa tardiva”.

L’avvento della menopausa di norma non e un evento improvviso: è preceduto da avvisaglie consistenti in comparsa di irregolarità del ciclo mestruale che usualmente non rappresentano segni di patologia se caratterizzate solo da ritardi (e sempre necessario escludere uno stato di gravidanza !) o da anticipi, o da aumento modesto della durata del flussi (al massimo 8 gg) o del quantitativo del flusso (non a carattere di emorragia o di stillicidio ematico ripetuto). Le irregolarità del ciclo mestruale che precedono la menopausa sono semplicemente la testimonianza della sopravvenuta inefficienza dell’ovaio dal punto di vista riproduttivo riproduttivo e della sua instabilità endocrina tipica della fase di transizione che precede I’avvento della menopausa e nota con il termine di “perimenopausa”.

La perimenopausa, oltre che dalle irregolarità del ciclo mestruale, e caratterizzata da altri sintomi correlati alla instabilità ormonale dell’ovaio: disturbi da ritenzione idrica per eccessiva o squilibrata produzione estrogenica (senso di gonfiore e dolenzia al seno e al basso ventre, irritabilità, stimolo frequente alla minzione, palpitazioni) o disturbi da carenza estrogenica (vampate, secchezza vaginale, depressione, astenia, perdita del calcio scheletrico, aumento dei livelli del colesterolo). Fino a quando I’ovaio è instabile le fasi (e i disturbi) di iperestrogenismo e ipoestrogenismo si alternano: solo allorquando la funzione ovarica è completamente esaurita la sintomatologia tende a stabilizzarsi e da questo momento in poi prevalgono segni e disturbi legati alla carenza estrogenica. La fase perimenopausale può durare solo alcuni mesi o anche più anni.

La sintomatologia soggettiva menopausale può essere tale da alterare la qualità di vita già a partire dalla fase perimenopausale. I disturbi neurovegetativi tendono comunque man mano con gli anni ad estinguersi. Altri disturbi (come la perdita scheletrica del calcio, I’aumento del colesterolo, le modificazioni trofiche delle mucose genito-urinarie), al contrario. silenziosi in origine, possono continuare in modo ingravescente e causare poi danni irreversibili con I’insorgenza di vere e proprie patologie (osteoporosi con fratture, aterosclerosi coronarica con infarto). Per questo motivo, al fine di prevenire I’instaurarsi di queste patologie, è della massima importanza indagare fin dalla perimenopausa, con I’uso di indagini ed analisi appropriate le modificazioni precoci che precedono I’insorgenza dell’osteoporosi e della malattia cardiovascolare, ed eseguire una accurata valutazione ginecologica per monitorare e modificazioni del trofismo urogenitale. Anche se con la menopausa I’ovaio tende ad atrofizzarsi e perde la capacità di produrre i principali ormoni femminili (estradiolo e progesterone,) la produzione in modeste quantità di ormoni maschili (androgeni) tipica dell’ovaio in età pre-menopausale, pur diminuita, permane anche dopo la menopausa essendo a volte responsabile di modificazioni organiche in senso mascolino.

La sintomatologia e le problematiche della menopausa non colpiscono indistintamente tutte le donne. Esiste una buona percentuale di donne che non accusa disturbi e problemi. Ciò dipende probabilmente dall’esistenza di meccanismi di compenso biologico, attivi in modo diverse da donna a donna ed in grado di attutire le conseguenze spiacevoli dello squilibrio ormonale menopausale.

Per porre diagnosi di menopausa in una donna in età climaterica (45-55 anni) è sufficiente che I’assenza dei flussi mestruali da almeno 12 mesi sia accompagnata da un aumento significative dei livelli ematici dell’ormone FSH. Può accadere, sebbene raramente, che I’ovaio possa mostrare segni “erratici” di ripresa dell’attività ormonale anche dopo 5 anni dalla cessazione definitiva dei flussi mestruali.

La comparsa di una qualsiasi perdita ematica genitale in postmenopausa necessita di un adeguato approfondimento diagnostico.

La terapia ormonale effettuata nella donna in postmenopausa con estrogeni e progesterone, con modalità e dosaggio tali da imitare la produzione endocrina dell’ovaio premenopausale, e indicata solo allorquando sono documentati disturbi di entità tale da compromettere in modo significative la qualità di vita (es.: vampate, sudorazioni, secchezza vaginale, disturbi distrofici urogenitali da carenza estrogenica). L’efficacia osteoprotettiva nei confronti dell’osteoporosi rappresenta un beneficio aggiuntivo della terapia ormonale. La durata del trattamento ormonale è variabile da donna a donna e correlata alla entità e persistenza dei disturbi soggettivi. La dose di ormone da utilizzare e sempre la minima dose che si dimostra efficace di alleviare i disturbi. In caso di sospensione della terapia ormonale per estinzione della sintomatologia soggettiva, e nel caso sussista un rischio osteoporotico documentato può essere consigliata una terapia osteoprotettiva alternativa a quella ormonale estro-progestinica. Esistono infine terapie ormonali che utilizzano molecole di sintesi ad attivita ormonale “selettiva” in grado di venire incontro solo ad alcuni problemi specifici senza avere effetti sulla sintomatologia soggettiva. La scelta terapeutica deve sempre essere preceduta da una accurata valutazione del quadra clinico individuate. Ricordo infine che esistono anche forme terapeutiche “non ormonali” indicate per chi, per motivi personali o per controindicazione medica, non volesse o non potesse usufruire della classica terapia ormonale sostitutiva. Infine, un adeguato stile di vita risulta essenziale per attutire disturbi e problematiche legate alla menopausa. In tal senso, di fondamentale importanza risultano una adeguata alimentazione (senza eccessi calorici, bilanciata in macro- e micro-nutrienti), una attività fisica idonea, la correzione di abitudini come fumo e alcool, una vita psico-affettiva e sessuale.