• Dr Stefano Landi

sesso in gravidanza

In condizioni normali, non esiste alcun tipo di controindicazione a una normale vita sessuale, che non nuoce al bambino e non causa minacce d’aborto. Nonostante ciò molte coppie rinunciano al sesso in gravidanza a causa di paure del tutto ingiustificate. Praticare il sesso durante questo particolare periodo di coppia non può far altro che aumentare l’intesa, la complicità tra i partner e fa vivere l’attesa con minor ansia: isolarsi in questo periodo significherebbe porre delle barriere comunicative ed escludere l’uomo dai vissuti emotivi che sottendono alla gravidanza stessa. Quando si aspetta un bambino aumenta il bisogno di ricevere coccole e tenerezze, aumenta il desiderio di sentirsi desiderate dal partner ma, allo stesso tempo, accade di desiderarlo più intensamente. Perciò il desiderio sessuale, in gravidanza, spesso può diventare più forte e gli orgasmi più intensi e frequenti. Ma così come aumenta, la voglia di fare l’amore può anche diminuire. Il calo si verifica soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza (il desiderio cala per gli alti tassi di progesterone), mentre il secondo trimestre è invece, generalmente, il periodo più appagante sessualmente. Nel terzo trimestre, l“ostacolo” fisico del pancione può ridurre la voglia di fare sesso.
A livello prettamente fisico, dentro la pancia della mamma il piccolo è ben protetto, avvolto dal liquido amniotico, dalle membrane e soprattutto dalle pareti uterine. Il collo dell’utero, posto alla fine della vagina, può essere sollecitato da un rapporto sessuale senza pericoli: esso è chiuso da un “tappo” di muco che ne “sigilla” l’ingresso e blocca sia i batteri che gli spermatozoi. Però non è sempre così, infatti ci sono delle situazioni che impongono una certa cautela, ad esempio è bene evitare i rapporti nel caso in cui ci sia una minaccia d’aborto (nel primo trimestre di gravidanza) o di parto pretermine, se è stata diagnosticata ecograficamente una placenta “previa”, cioè posta nella zona inferiore della cavità uterina, tanto da ricoprire parzialmente o del tutto la parete interna del collo dell’utero, o nei casi di ipercontrattilità uterina in cui allo stesso tempo si stanno assumendo farmaci che causano il rilassamento della parete uterina. E’ bene astenersi anche nell’ultimo periodo della gravidanza per evitare che possano insorgere fastidiosi fenomeni infettivi vaginali materni che possono in qualche modo influire sull’espletamento del parto ed in genere ci si deve astenere qualora la gravidanza non abbia un andamento fisiologico (gravidanza complicata): comunque è bene riferirsi sempre al ginecologo il quale valuterà caso per caso.

Una cosa dovrà necessariamente cambiare con il progredire della gestazione: la posizione.
La pancia che cresce è sicuramente un ingombro non indifferente ed è bene che sia la donna a stare sopra all’uomo. Consiglio una posizione, ideale per gli ultimi mesi di gravidanza: i due amanti stanno sul fianco, faccia a faccia. Lei solleva la gamba posandola sopra la coscia di lui in modo da facilitare la penetrazione. Una variante: lui sta alle spalle di lei e può accarezzarle il clitoride o il seno.  Comunque se fare l’amore in questo periodo crea dei problemi di natura fisica e/o psichica non bisogna mai dimenticare che ci sono altri modi per vivere la propria intimità.
Sebbene l’orgasmo femminile possa creare contrazioni uterine, queste contrazioni non sono dello stesso tipo di quelle associate al parto, dunque non danno alcun disturbo al feto. Questo significa che le donne incinte posso avere orgasmo fino al momento di partorire.

Concludo dicendovi che ciò che conta veramente durante tutto il periodo della gravidanza è il cercare di rimanere uniti, di evitare che tutto si concentri sulla gravidanza in se stessa e ricordare che questo è uno dei momenti più belli per la coppia.